- Quando nacquero le colonie inglesi d’America?
Tra il 1607 e il 1750 gli inglesi fondarono le 13 colonie lungo la costa Atlantica dell’America settentrionale.
- Perché si erano formate queste colonie?
Queste colonie si erano formate non per iniziativa dei sovrani, ma delle compagnie commerciali, degli avventurieri in cerca di fortuna e dei gruppi religiosi perseguitati in patria. Tra questi ultimi, i famosi Padri Pellegrini Fondatori, approdati sulla Mayflower nel 1620, diedero origine alla festa del Ringraziamento per il buon raccolto che si festeggia ogni anno l’ultimo giovedì di novembre con il tradizionale tacchino ripieno.
- Da chi erano abitate le colonie?
In queste colonie vivevano più di 2 milioni e mezzo di persone la cui maggioranza erano europei in prevalenza inglesi, schiavi neri (20%) e nativi americani (popolazioni che abitavano il continente prima della colonizzazione europea).
- Quali erano e come erano divise le colonie?
Le 13 colonie erano divise per economia popolazione e mentalità :
Sud: Virginia, Maryland, Carolina del Nord, Carolina del Sud, la Georgia.
Centro: New York, New Jersey, Pennsylvania , Delaware.
Nord: Massachussetts, Connecticut, New Hampshire e Rhode Island.
- Quali differenze contraddistinguevano le 13 colonie?
- Popolazione:
Le colonie del nord erano abitate in prevalenza da inglesi di religione puritana, quelle del centro non solo da inglesi, ma anche da tedeschi, olandesi scozzesi e irlandesi, quelle del sud per lo più da inglesi anglicani e da schiavi neri deportati dall’Africa.
- Economia:
Le attività economiche delle colonie del nord erano l’agricoltura, i commerci, la pesca, e l’industria navale, quelle del centro erano dedite al commercio e all’agricoltura, mentre quelle del sud si basavano sulle grandi piantagioni di tabacco, cotone e riso e impiegavano come mano d’opera gli schiavi neri.
- Esercitazione:
Completa la tabella sulle caratteristiche delle 13 colonie del Nord America, ricercando le informazioni negli schemi e nel testo che trovi sopra, oppure guarda il video.
- Quali caratteristiche contraddistinguevano le 13 colonie dalla Gran Bretagna?
La società delle colonie americane era aperta, dinamica (non c’erano nobili e il clero non era organizzato essendoci molte religioni) e godeva di una certa autonomia politica, ma l’organizzazione economica e fiscale dipendeva dalle decisioni della madre patria.
- Come funzionava il sistema politico delle 13 colonie?
Il Parlamento britannico sovente votava delle leggi che sfruttavano le colonie le quali, non avendo un rappresentante, subivano le imposizioni fiscali senza potersi opporre.
- Cos’è e come funzionava il monopolio commerciale della Gran Bretagna?
Per esempio la Gran Bretagna imponeva il monopolio commerciale, cioè le colonie potevano commerciale unicamente con la madrepatria e non potevano esportare le proprie materie prime in altri Paesi ed erano obbligate ad importare solo merci provenienti dalla madrepatria a prezzi molto più alti.
- Quali furono le cause che suscitarono le proteste delle colonie?
I rapporti tra le 13 colonie e la Gran Bretagna divennero tesi quando quest’ultima per far fronte alle spese della Guerra dei sette anni e della riorganizzazione militare dei nuovi territori conquistati, impose nuove tasse ai sudditi d’America come per esempio i dazi (tasse doganali) sullo zucchero, sul caffè e soprattutto sul tè.
- Che cos’è lo STAMP ACT e a cosa portò?
Una tassa particolarmente odiata fu lo STAMP ACT nel 1765, essa rendeva obbligatorio pagare un bollo su qualsiasi documento scritto (contratti, certificati, giornali, ecc), questa nuova imposizione fece scatenare la contestazione dei coloni che protestarono con il motto: “NO TAXATION WITHOUT RAPRESENTATION”. I coloni sostenevano che il Parlamento non poteva imporre nessuna tassa, poiché non avevano nessun parlamentare che li rappresentasse.
Per calmare i malcontenti la Gran Bretagna abolì lo STAMP ACT e ridusse le tasse su molti prodotti tranne che sul tè.
- Che cos’è il BOSTON TEA PARTY e a cosa portò?
La protesta continuò e culminò nel 1773 a Boston quando alcuni patrioti americani travestiti da Indiani gettarono in mare il carico di tè del valore di più di un milione di euro attuali di tre navi della Compagnia delle Indie Orientali.
Questo episodio passò alla storia come il Boston tea party il quale diede inizio alla Rivoluzione americana.
I disordini scoppiati a Boston e in altre città americane scatenarono una dura reazione armata del governo inglese.
Le 13 colonie non erano mai state unite fra loro, ma questa volta si trovarono tutte d’accordo a pianificare un’azione comune per respingere le prepotenze della madre patria, quindi i rappresentanti delle 13 colonie si riunirono a Filadelfia nel 1775, dando vita ad un Parlamento chiamato Congresso. Esso decise di bloccare i commerci con la Gran Bretagna e di organizzare un esercito di volontari che fu affidato a George Washington.
L’anno successivo il 4 luglio 1776 si riunì il Congresso per la seconda volta a Filadelfia e votò la Dichiarazione di Indipendenza.
La Dichiarazione di Indipendenza fu scritta da personalità di ispirazione illuminista come Thomas Jefferson, John Adams, Benjamin Franklin, e sanciva l’indipendenza delle colonie dalla Gran Bretagna.
La Gran Bretagna non era disposta a perdere le colonie e quindi reagì con un esercito numeroso e ben armato, ma gli americani, meno numerosi e peggio armati, scelsero evitando lo scontro diretto, di indebolire le forze inglesi con la tattica della guerriglia, con imboscate e azione di disturbo, fino a quando giunse l’aiuto militare dei governi di Spagna e Francia spinti dalla volontà di indebolire i nemici inglesi.
Con la battaglia di Saratoga nel 1776, e successivamente nel 1781 con la caduta della Roccaforte britannica di Yorktown, gli americani posero fine al conflitto e vinsero la guerra.
Nel 1783 fu firmato il trattato di Versailles che riconosceva l’indipendenza delle colonie e fu così che nacquero di Stati Uniti d’America.
Nel 1787 a Filadelfia si riunirono i delegati delle colonie in un’assemblea chiamata Convenzione che aveva il compito di scrivere la Costituzione americana.
Nel 1789 fu eletto il primo presidente degli Stati Uniti George Washington che aveva guidato le truppe americane alla vittoria.
Gli Stati Uniti divennero una Repubblica federale formata da stati indipendenti che riconoscono al governo federale questioni di interesse nazionale quali la difesa la politica estera, il commercio estero, le tasse e la stampa della moneta.
Infine nel 1791 la Costituzione fu integrata da 10 emendamenti che esprimono i diritti fondamentali dei cittadini quali: la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, la libertà di culto, la libertà di pensiero e di opinione e la libertà di stampa.